L’Indicazione Geografica Protetta, “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” è stato il primo marchio di qualità per le carni bovine fresche approvato dalla Comunità Europea per l’Italia. Un prestigio sinonimo di garanzia per la salute di quanti lo includono nella propria dieta quotidiana.
Il nome “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” ha un significato ben preciso e ricco di contenuti:
“Vitellone” perché con questo termine nel centro Italia vengono da sempre indicati i bovini da carne di età compresa fra i 12 e i 24 mesi. A questa età gli animali sono giovani e la carne di queste razze resta molto magra con una composizione in acidi grassi molto favorevole all’ alimentazione moderna.
“Bianco” perché i bovini di queste razze hanno il mantello bianco che ben risalta sulla cute nero-ardesia che permette loro di tollerare ottimamente le radiazioni solari dei tipici ambienti pascolativi.
“dell’Appennino Centrale” rappresenta l’indicazione di origine, perché questa è la zona dove, tradizionalmente i bovini delle razze Chianina, Marchigiana e Romagnola sono allevati da oltre 1500 anni, alimentandosi con foraggi e mangimi tipici dell’area.
I profumi delle essenze dei prati e dei pascoli dell’Appennino Centrale con cui si alimentano gli animali si ritrovano nell’aroma e nel sapore, distinguendola da tutte le altre carni. Le carni prodotte dalle razze Chianina, Marchigiana e Romagnola (le uniche a potere essere certificate con il marchio IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”) si collocano tra le produzioni animali di alto pregio anche grazie ad una fortunata combinazione che associa a questa predisposizione genetica, sistemi naturali di allevamento e di alimentazione.