Il minestrone di oggi è fatto tutto con verdure fresche di filiera corta.
Il cavolo verza, la zucca gialla, la bietola, i porri e il cavolfiore sono anche a kilometro 0, dell’azienda agricola Olivart di Bagno a Ripoli.
Curiosità:
L’origine della parola minestrone richiama le calde atmosfere del focolare domestico, intorno a cui le famiglie si riunivano al momento del pasto: deriva dal latino “minestrare” che indica l’azione di distribuire il cibo a tavola compiuta da chi ha cucinato la pietanza, la “ministrata” appunto.
Il minestrone è ricchissimo di vitamine, sali minerali e proteine che proteggono l’organismo dai malanni di stagione. Contiene vitamina A, fondamentale per migliorare la salute di occhi e pelle, è ricco di vitamine del gruppo B, importanti per il metabolismo delle cellule e contribuisce all’assunzione di vitamina C. Le proteine derivano invece dai legumi.