SCHEDA PRODUTTORE

L’azienda agricola, nata all’inizio del Novecento, è a gestione familiare. Si estende per 6,5 ettari. Inizialmente la conduzione era a mezzadria, fino a quando la famiglia Toti comprò il terreno; adesso è in gestito con capacità da Leonardo, che gli ha dato l’attuale denominazione nel 2002. Per il titolare, fare l’imprenditore agricolo è una scelta di vita, voluta, consapevole e motivata. Un nuovo sviluppo introdotto da Leonardo: dal 2018 l’azienda diventa anche agriturismo, con due appartamenti disponibili per i turisti amanti della campagna toscana.

CONTATTI

Via Villamagna 115, Bagno a Ripoli, FI

Telefono: 055.698213

E-mail: [email protected]

TIPOLOGIA DI COLTIVAZIONE

L’azienda segue un regime di agricoltura da lotta integrata (è certificata col marchio “Agriqualità”), che prevede l’adozione di tecniche compatibili con la conservazione dell’ambiente, attraverso la minimizzazione dell’uso di prodotti chimici di sintesi.

PRODOTTI

Bietola, cavolfiore, cavolo nero, cavolo verza, cipolle rosse o dorate, finocchi, insalata, patate, pere cosce, pere kaiser, pesche, porro, rapa bianca, zucca gialla, ceci e fagioli. Toti alleva anche, con metodi rispettosi degli animali, pollame e piccioni.

IL VALORE DELLA FILIERA CORTA

Toti sostiene l’importanza anche educativa della filiera corta e del rispetto dei ritmi naturali, tanto che l’azienda partecipa al progetto regionale dei coltivatori custodi per la valorizzazione e del mantenimento delle varietà locali (cece piccolo del Chianti, pomodoro a bubbolo da serbo, pomodoro costoluto, zucchina fiorentina, ecc.).

Per Leonardo è, infatti, essenziale che le persone siano educate a consumare i prodotti di stagione, rivalutando le tipicità locali. Inoltre, la filiera corta riduce l’impatto ambientale, limitando gli spostamenti dei prodotti e diminuendo i passaggi di sovrapprezzo. La filiera corta stimola dunque il ritorno alla terra, riapre il capitolo della produttività del lavoro agricolo, ristabilendo una giustizia anche nel prezzo di vendita.

Un ulteriore impegno verso la “chiusura del ciclo” dell’azienda e quindi la sua sostenibilità è l’utilizzo di tutti gli scarti utili per la produzione di compost, da utilizzare in loco.

LA COLLABORAZIONE CON SIAF

La possibilità di fornire un’azienda del territorio come Siaf, genera un indotto sano per i produttori locali.

In questo modo anche i piccoli agricoltori iniziano ad avere una valida alternativa rispetto alla grande distribuzione, che sottopaga i prodotti, a tal punto che ai contadini conviene non raccoglierli e lasciarli marcire nei campi. Così accadeva alla frutta dei 400 alberi di Toti che, attualmente invece, riempie le tavole delle mense delle scuole del Comune. Oggi, questa frutta viene prodotta con ogni cura, raccolta e consegnata  a Siaf.